sabato 15 dicembre 2007

Ti svegli sempre con la schiena a pezzi

Per anni gli ortopedici hanno consigliato a chi soffriva di mal schiena di dormire su materassi duri come tavole, senza però avere a disposizione grandi prove scientifiche sulla bontà di questo consiglio.

Una ricerca clinica condotta in Spagna e pubblicata nel novembre 2003 sulla prestigiosa rivista medica “The Lancet”* ha smontato una volta per tutte la vecchia e dannosa teoria del materasso "ortopedico" e ha dimostrato che il materasso ideale contro il mal di schiena e’ uno di media durezza, meglio ancora se capace di adattarsi al corpo.

La ricerca, condotta in Spagna da Francisco Kovacs della Kovacs Foundation di Palma de Mallorca, ha coinvolto 313 persone con mal di schienacronico e aspecifico, cioè non riconducibile a cause note o ad altre patologie, che hanno dormito su vari tipi di materasso, senza sapere quali.

Le persone cui e’ capitato quello di rigidità media hanno dichiarato con frequenza doppia di stare meglio e addirittura di prendere meno antidolorifici, rispetto a chi ha dormito sul classico materasso duro.

Questo è stato confermato dallo studio più recente condotto presso l’Oklahoma State University* (Usa), dai Dottori Bred Jacobson, Tia Fallace e Hugh Gemmell, pubblicato nel 2006 sul Journal of Chiropractic Medicine che ha inoltre dimostrato come dormire su un materasso nuovo rispetto ad uno vecchio di almeno 5 anni, migliora la qualità del sonno del 62% e riduce del 55.3% il mal di schiena.

Anche i chiropratici da tempo sconsigliano i materassi troppo rigidi: meglio un tipo un po’ più morbido, perchè si adatta meglio alle curvature naturali della colonna vertebrale e consente una distribuzione uniforme dei pesi delle varie zone del corpo.

Certo, materassi con queste caratteristiche costano un po’ di più, ma è bene ricordare che sul materasso passiamo circa un terzo della nostra vita e quindi non è utopia pensare che questo deve essere il nostro investimento più importante.

Oliverio Abitrante Materassi Sogni d'oro - Cosenza

Materassi

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www.materassisognidoro.it




Fonti

*Kovacs F M et al. « Effect of firmness of mattress on chronic non-specific low-back pain: randomised, double-blind, controlled, multicentre trial.” Lancet. 2003 Nov 15;362(9396):1599-604 ** Bert Jacobson-EdD, Tia Wallace-MS and Hugh Gemmell,-DC, EdD of Oklahoma State University: “Subjective Rating of Perceived Back Pain, Stiffness and Sleep Quality Following Introduction of Medium-Firm Bedding Systems (Journal of Chiropractic Medicine, Winter 2006)

Con l avvento della sigaretta Life, finisce l era delle bruciature di sigaretta, del fumo

Life assomiglia ad una "sigaretta" ma non contiene tabacco; consente l’aspirazione di nicotina e aromi senza che ciò comporti l'inalazione delle sostanze contaminanti sprigionate durante la combustione; grazie a sofisticate componenti microelettroniche simula il fumo di una normale sigaretta, ma in realtà è solo vapore, questo consente di soddisfare il fumatore sotto tutti gli aspetti: olfattivo, visivo e psicologico, ricreando le stesse condizioni prodotte durante l’atto del fumare. La concentrazione massima di nicotina contenuta in una singola ricarica di Life è pari a 0,6 mg: tale valore è conforme ai parametri fissati sia dal legislatore comunitario che dal legislatore nazionale in materia di tabacchi lavorati (contenuto massimo di nicotina = 1 mg / sigaretta - ex art. 3, cod. 1, Direttiva 2001/37/CE). I benefici offerti dalla sigaretta elettronica "Life" sono molteplici e finalmente anche tu potrai dire:"Fumare senza fumare, oggi si può"!

fonte

Veneto Salute Sanitaria Tonello: la lunga esperienza al servizio della persona

14.12.2007 – Chirignago (VE)

Il progressivo aumento degli indici relativi all'aspettativa di vita e l'evoluzione di articoli sanitari e ortopedici sempre più funzionali rappresentano due fenomeni tra loro interdipendenti, cioè possono essere vicendevolmente considerati l'uno causa dell'altro. Se da un lato infatti l'introduzione e l'utilizzo di vari prodotti per l'igiene, la salute, la cura e il benessere della persona (accompagnati naturalmente dai progressi della medicina) hanno determinato consistenti benefici innalzando gli indici di longevità, dall'altro un maggior numero di persone con età avanzata rende necessaria la continua ricerca di soluzioni sempre più efficaci e adatte alle varie esigenze.

Veneto Salute da oltre sessant'anni opera nel campo degli articoli sanitari (fornendo letti ortopedici o svariate tipologie di scarpe ortopediche). L'azienda ha compiuto nel corso della sua attività una costante ricerca verso livelli sempre più alti di professionalità, puntando molto sul rapporto umano con il cliente in modo da poter rispondere efficacemente alle sue necessità, sia che si tratti di presidi vari come plantari ortopedici, sia nell'offerta di apparecchiature elettromedicali per la cura del corpo.

“Un'accurata selezione di parole-chiave – illustra Andrea Caminiti, Direttore Marketing di Promozione-Online – ci ha permesso di collocare il sito www.sanitariatonello.com tra i primi posti nei risultati dei motori di ricerca. Questo risultato ha convinto Veneto Salute a proseguire anche per quest'anno la campagna marketing di Search Engine Positioning”.

Ufficio stampa Promozione-Online

martedì 27 novembre 2007

Domande e Risposte sull' Ipnosi

Molta gente ha sentito parlare dell'ipnosi attraverso film o libri, e, nel momento di avvicinarsi a tale materia ha parecchie idee preconcette.
In questa pagina presentiamo più sotto una serie di domande e risposte sulle tecniche ipnotiche.
Quella che noi chiamiamo "ipnosi" è una serie di tecniche che possono servire in molti campi, dallo sviluppo personale, alla terapia, al marketing e che hanno in comune il fatto di lavorare con la mente umana.
Per utilizzare con efficacia l'ipnosi è necessaria sensibilità e disponibilità a comprendere la persona di fronte a noi.
La persona dell'ipnotista deve trasmettere tranquillità al soggetto con cui opera in modo da creare quel necessario "rapport" prerequisito per cui la persona possa accedere alle sue risorse interiori.
Su cosa si basano le tecniche Ipnotiche?

Le tecniche ipnotiche si basano su di un'effettiva comunicazione. In effetti osserviamo come dall'ipnosi abbiano tratto origine molte tecniche comunicazionali, come ad esempio la PNL, nato dallo studio di Milton Erickson, una leggenda in tale settore.


Domande e Risposte sull'Ipnosi


- Cosa è lo stato di ipnosi?


Per stato di ipnosi intendiamo uno stato dove la parte critica della nostra mente è rilassata. Questo significa che possiamo ricevere delle suggestioni con maggiore facilità.
Con terminologia più tecnica possiamo dire che siamo disponibili a creare dei nuovi rapporti di "causa - effetto", cioè ad analizzare la realtà in maniera differente. Questo spiega l'utilizzo dell'ipnosi nella creatività, come mezzo per migliorare l'accesso alle risorse incoscie.


- Che controllo abbiamo su di noi stessi in ipnosi?


Molto alto. Nello stato di ipnosi abbiamo soprattutto un MIGLIORE RAPPORTO con noi stessi e possiamo accedere più facilmente alle nostre memorie, ed anche renderci conto che abbiamo un maggior controllo delle funzioni del nostro corpo rispetto a quello che pensavamo.


- Come ci si sente ad essere ipnotizzati?


INCREDIBILMENTE BENE. Lo stato di ipnosi è uno STATO NATURALE.
La sensazione è paragonabile alla sensazione che abbiamo al mattino quando, suonata la sveglia, abbiamo magari ancora piacere di rimanere nel nostro letto.


- Come creiamo uno stato di Ipnosi?


Ci sono innumerevoli tecniche. Essenzialmente si lavora sul depotenziamento della parte critica della mente conscia (emisfero sinistro) ma ci sono anche tecniche che lavorano sul potenziamento della parte ludica e fantasiosa di noi stessi.Ci sono anche tecniche istantanee che operano con entrambi i principi


- Come posso imparare l'autoipnosi?


Esistono innumerevoli libri, ma essenzialmente è meglio essere guidati, in quanto si possono avere migliori risultati in più breve tempo.


- Che differenza c'è tra ipnosi ed ipnoterapia?


Ipnosi: l'induzione di uno stato di ipnosi.
Ipnoterapia: tecnica per risolvere ansie, traumi ed altri
problemi interiori.


- Che libri sono raccomandati?


Tutti. Più leggete più acquisirete esperienza di questo fenomeno. Tra il link interessanti al riguardo vi consigliamo anche la raccolta di libri gratuiti che potete trovare a http://www.pnl-nlp.org/dn/


- Come posso scegliere un istruttore di ipnosi?


Sulla base della competenza di questi e sulla base del vostro
"rapport" con lui.


- Se mi sento dotato naturalmente, perchè devo imparare?


Per quanto pensiate di essere dotati naturalmente, i vostri
risultati non hanno assolutamente nulla a vedere con quelli
ottenuti dopo un'istruzione approfondita.


- Come può essere utilizzata l'ipnosi per perdere peso o smettere
di fumare?


Durante una seduta ipnotica, venite condotti in uno stato di
rilassamento dove più facilmente può essere indotto il
cambiamento. Successivamente, utilizzando tecniche e strumenti
adeguati, l'ipnotista può guidarvi al cambiamento.


- L'ipnosi può essere utilizzata per ridurre il dolore?


Sicuramente, tuttavia con circospezione. Infatti il dolore è un sintomo. E' opportuno che le tecniche per ridurre il dolore con attenzione.

- C'è qualche pericolo con l'ipnosi?


Nessun pericolo. Sono state condotte innumerevoli ricerche scientifiche che sono arrivate alla conclusione che non esistono pericoli nelle induzioni ipnotiche.


- Posso essere ipnotizzato senza saperlo?


Assolutamente no, se intendiamo ipnosi formale. Se intendiamo ipnosi "informale", la pubblicità ci ipnotizza tutti i giorni...


- Può l'ipnosi essere usata per risolvere problemi con le droghe?


Può essere un'aggiunta. Consigliamo comunque la comunità per migliori risultati


- C'è qualche autorità indiscussa nel campo dell'ipnosi?


No, in quanto la completa conoscenza di tutte le applicazioni e metodi esula dalla capacià umana.


- Cosa è l'ipnosi da spettacolo?


L'ipnosi da spettacolo sfrutta il lato ludico della persona che partecipa a tale genere di iniziative. Non dimentichiamo infatti che i partecipanti sono sempre volontari.


- C'è gente che fa ipnoterapia e utilizza un nome diverso per la tecnica?


Sicuramente, ci sono un gran numero di tecniche chiamate "di tipo ipnotico" e c'è un gran numero di persone che pratica tali tecniche...a volte senza neppure conoscere i principi sottostanti.

fonte

Sofferenza

Tra gli eventi decisamente più difficili da affrontare nell’arco della nostra vita, ci sono senza dubbio tutti quegli aspetti legati alla sfera della salute, propria o dei propri cari. Quando noi stessi o qualcuno cui siamo particolarmente legati è toccato dalla malattia, tutto intorno a noi appare in maniera diversa. La tensione e lo stress sono palpabili e la qualità della vita di tutte le persone coinvolte cambia drasticamente. Parlare di relax in questi casi, può sembrare decisamente fuori luogo, eppure…

E’ fondamentale affrontare questi eventi nella maniera migliore possibile. Mantenere la serenità, la lucidità mentale, coltivare un senso di fiduciosa speranza, anche nei casi più gravi. Non è certamente facile, a meno che non abbiamo sviluppato l’abitudine a scaricare le tensioni giorno dopo giorno, per tutta la vita. Può fare davvero la differenza.

Negli ultimi tempi ho frequentato con una certa frequenza l’ospedale, sia come paziente che per essere vicino a familiari ricoverati. Di fronte alle scene di sofferenza viste, alle persone in lotta tra la vita e la morte in un reparto di rianimazione, al dolore dei parenti che osservano impotenti al di là del vetro, al frenetico adoperarsi dei medici e degli infermieri, tutto appare in maniera diversa.

Ho visto ragazzi e ragazze poco più che adolescenti distesi su un letto in un groviglio di tubi. Ho visto le loro famiglie; sui loro volti c’erano dipinte le emozioni più diverse: rabbia, dolore, stanchezza, speranza, amore… Ho visto medici ed infermieri lottare instancabilmente per riuscire a rimettere in sesto un cuore, un rene o un polmone…

Dentro di me una domanda si faceva lentamente strada: perché? Perché mai dobbiamo provare tanta sofferenza? Poi ho iniziato a riflettere su quante volte stiamo lì a cavillare per ore su problemi e situazioni che ci appaiono gravissimi… quante volte ci lamentiamo di un dolorino qua e là… di quel cliente così… di quel collega che…

Quando si entra in contatto con la vera sofferenza, tutto cambia. Ci si rende conto di cosa conta davvero. La vita è una cosa meravigliosa. Il mondo , malgrado i nostri sforzi per distruggerlo, è ancora un posto fantastico che merita di essere scoperto ed apprezzato. Non servono voli intercontinentali né cifre astronomiche. Abbiamo perso il gusto di ammirare un tramonto, un cielo stellato, l’orizzonte, il mare in tempesta, il sorriso di un bimbo…

No, non c’è tempo per queste frivolezze! Con queste cose non si mangia mica… vuoi mettere l’importanza del fatturato, delle bollette da pagare o della carriera? E come la mettiamo col Campionato di calcio, il Festival di San Remo o la Fiction su tal de tali? Ne ho bisogno… Non ho tempo per fare nient’altro…

Non so perché ma ormai siamo tutti così convinti che non sia possibile vivere meglio. Siamo convinti che la vita sia solo sofferenza, sacrificio… E’ innegabile che i problemi ci siano. E’ noto che molte famiglie hanno serie difficoltà ad arrivare a fine mese… ed è proprio per questo che è fondamentale nutrire adeguatamente anche la mente e l’anima; dedicare un po’ di tempo a se stessi.

In ospedale ho conosciuto una famiglia davvero splendida. Di fronte al dramma che stavano vivendo, pur tremendamente in ansia e addolorati per quanto stava loro capitando, avevano una serenità ed una forza che mi ha particolarmente colpito. Quando glielo fatto notare mi hanno risposto che non avrebbe avuto senso lasciarsi andare ad isterismi, scatti d’ira, o essere arrabbiati col mondo. Loro avevano il dovere di essere sereni, di trasmettersi serenità l’un l’altro, di farsi forza a vicenda. Lo dovevano a quel ragazzo là, intubato e con poche probabilità di sopravvivenza; lo dovevano ai medici ed agli infermieri che senza sosta lo accudivano amorevolmente, lo dovevano a Dio, per tutto quello che gli aveva donato nell’arco delle loro vite.

Devo ammettere che le loro parole sono state per me un po’ come un ceffone. Là per là mi sembravano strane, la loro calma, quasi sovrannaturale… In effetti non sono in molti a riuscire a vivere così. Ci lasciamo prendere da un vortice di impegni, non scegliamo come vivere ma ci limitiamo a gestire quello che ci capita. La stragrande maggioranza delle persone vive nel regno del “mi piacerebbe…”, “dovrei proprio…” “vorrei…” ecc. poi c’è sempre un “ma” che ci frega. Ecco che, di fronte ad un problema, specialmente quelli più gravi, capita spesso di non riuscire a gestire la situazione, di perdere la calma e la lucidità, di crollare fisicamente e psicologicamente. Eppure è proprio nei momenti difficili che dovremmo dare il meglio di noi stessi, per affrontare la situazione in maniera efficace.

Dobbiamo realmente decidere di cambiare. Senza Se e senza Ma. Decidere di dedicare un po’ di tempo a noi stessi, decidere come vogliamo vivere. La strada è senza dubbio in salita e piena di difficoltà. Dobbiamo permetterci di essere felici, di godere delle cose belle della vita, e sono tante. Siamo talmente sovraccarichi, che non riusciamo nemmeno più a vederle. Di fronte a noi, a volte, tutto ci sembra grigio, privo di significato. Abbiamo perso l’entusiasmo, la gioia di vivere, l’amore, e tutte quelle emozioni che provavamo liberamente quando eravamo bambini… Certo, loro non hanno i nostri “fantastici” problemi… Ma di fronte ad un problema, anche il più grave, serve forse a qualcosa avere il muso lungo e triste? Essere arrabbiati con tutti e tutto? Essere stanchi e sfiduciati? La risposta è così ovvia che non la prendiamo neppure in considerazione…

Se stiamo bene con noi stessi, stiamo meglio anche con gli altri; possiamo affrontare meglio qualsiasi situazione; è molto probabile che anche il fatturato aumenti, e, soprattutto, potremmo essere più felici…

Probabilmente riflessioni simili sono capitate più volte a molti di noi. Poi, come se fossimo fatti di una strana gomma che riprende la forma che aveva in precedenza, torniamo alla nostra routine, ai nostri problemi ed al nostro sballato stile di vita.

Occorre coltivare giorno dopo giorno un nuovo modo di pensare, riscoprire la nostra vera identità e non lasciare che valanghe di escrementi (perdonatemi la parola forte…) ricoprano la nostra bellissima esistenza, facendoci quasi dimenticare chi siamo veramente e cosa conta davvero per noi. Abbiamo il diritto ed il dovere di vivere meglio, e spetta solo a noi fare in modo che questo accada.

A prescindere dal credo religioso di ognuno, mi fa piacere condividere un brano del Vangelo in cui si parla delle nostre (stupide) preoccupazioni nell’affrontare la vita di tutti i giorni. Va bene impegnarsi, va bene dare il meglio di se, ma per vivere bene occorre essere sempre sereni e fiduciosi.

Non preoccupatevi troppo del cibo di cui avete bisogno per vivere, né del vestito di cui avete bisogno per coprirvi.23 La vita vale più del cibo e il corpo più del vestito.24 Guardate i corvi: non seminano e non mietono, non hanno ripostiglio né granaio; eppure Dio li nutre. Ebbene, voi valete più degli uccelli!25 Chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ ora in più alla sua vita?26 Se dunque non potete fare neppure così poco, perché vi preoccupate per il resto?27 Guardate i gigli del campo: non lavorano e non si fanno vestiti. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua ricchezza, ha mai avuto un vestito così bello.28 Se dunque Dio veste così bene i fiori del campo, che oggi ci sono e il giorno dopo vengono bruciati, a maggior ragione darà un vestito a voi, gente di poca fede! (Luca12, 22-28)

Sono fermamente convinto che stando davvero bene con noi stessi e vivendo in perfetta armonia con i nostri valori potremmo ottenere risultati eccellenti in ogni campo.

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Cellule staminali

Lo stato della ricerca attuale conferma che le cellule staminali sono pluripotenti, mantengono cioè capacità proliferative durante tutta la vita dell'individuo, e si dividono asimmetricamente, con una delle due cellule figlie che rimane di tipo staminale e l'altra che inizia il processo differenziativo.

Le cellule staminali da cordone ombelicale, preparate ed usate dalla Beike, sono le migliori ai fini della ricerca scientifica poichè, rispondendo a stimoli locali, possono differenziarsi in modo adeguato dando luogo a vari tessuti: possono cioè riprodurre i tessuti necessari, attirando le proteine riparatrici, se collocate nel contesto giusto.

"Le cellule staminali da cordone ombelicale" sono da tempo sperimentate anche in Occidente con risultati positivi per la cura di molte malattie ematiche. Il trapianto di tali cellule per il trattamento di malattie ematologiche sia nei bambini che negli adulti non è più in fase sperimentale e infatti, ad oggi, sono stati effettuati nel mondo circa 3000 trapianti per tali malattie.

Beike Europe SA, rappresentanza europea della Shenzhen Beike Biotechnology Co. Ltd., azienda fondata con capitali forniti dalle Universita' di Pechino e Hong Kong e dal Municipio di Shenzhen, e sostenuta da fondi monetari nazionali, le cui ricerche si svolgono in sinergia fra le universita' di Pechino, Hong Kong, Zhongshan, Guiyang, Zhengzhou e l'Universita' Medica dell'Esercito attraverso uno staff di oltre 60 fra ricercatori e medici, è lieta di annunciare importanti progressi nel range delle patologie attualmente trattabili presso i nostri ospedali.

Attualmente la Beike propone trattamenti per le seguenti patologie :
• Alzheimer
• Atassia, Friedreich's
• Traumi cerebrali nei bambini e a certe condizioni negli adulti
• Paralisi cerebrali
• Sclerosi multipla (SM)
• Distrofia muscolare, Duchenne's
• Traumi spinali
• Atrofia muscolare spinale
• Tetraparesi spastica
• Sclerosi laterale amiotrofica all’esordio Importante novità inoltre per quanto attiene alle patologie oftalmiche dove stiamo muovendo i primi passi in questo settore ancora sperimentale con i seguenti risultati :
- trattamento dell’ipoplasia del nervo ottico che è la patologia che finora ci ha dato le maggiori soddisfazioni, vedi, quale esempio, il caso di Rylea Barlett (visibile sul sito internet www.beike.ch) ;
- inoltre le lesioni traumatiche al nervo ottico sono in linea generale affrontabili, a patto che il nervo stesso sia ancora collegato a entrambe le estremità (bulbo oculare e massa encefalica) e che il bulbo oculare stesso sia ancora integro. Presto saremo inoltre in grado di proporre il trattamento delle varie forme di diabete. Da ultimo la Beike Europe è lieta di annunciare che potrà a giorni annoverare fra gli Ospedali convenzionati il Piyavate Hospital di Bangkok, Thailandia al fine di migliorare la sistemazione dei pazienti europei che intendono sottoporsi al trattamento di Cellule staminali attraverso i nostri servizi.
BEIKE EUROPE SA - CH - 6906 LUGANO
31 OTTOBRE 2007 Sito internet : www.beike.ch

Contatti : info@beike.ch

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100 di questi giorni

Tra poco potrebbe non essere più un augurio, parola dell'oncologo Umberto Veronesi e del virologo Luc Montagnier che hanno firmato prefazione e postfazione del "Manifesto della lunga vita". Infatti l'aspettativa di vita si sta allungando sempre di più; chi nasce oggi arriverà a 97 anni se uomo e 103 se donna e addirittura si mira ai 120-150.

Ovviamente ci sono delle indicazioni da seguire.

* Dieta: evitare i chili di troppo e avere un'alimentazione ricca di probiotici, vitageni, chelanti di metalli pesanti e integratori;
* Attività fisica: anche gli antichi dicevano "mens sana in corpore sano", giusto?
* Attività cerebrale: Leggi qualsiasi cosa ti capiti a tiro, cura la tua formazione, allena la tua mente, non lasciarla mai inattiva;
* No stress: cercate la felicità, sfruttate tutto il vostro tempo libero per attività che vi aiutino a godere della vostra vita.

Io a questo elenco mi permetto di aggiungere un altro punto;

sii ottimista
E' provato che fa bene alla salute, ma soprattutto ci avvicina al successo, alla felicità. Si, perchè un ottimista apre alla mente scenari meravigliosi e fa si che il pensiero positivo ci porti tanta serenita’ e gioia di vivere. L’ottimista vede opportunita’ in ogni pericolo perche’ sa che la convinzione, il credere fortemente in una determinata cosa, aiutera’ gli eventi e attivera’ una grande forza che lo portera’ al raggiungimento della meta prefissata.

L'essenza dell'ottimismo non è soltanto guardare al di là della situazione presente, ma è una forza vitale, la forza di sperare quando gli altri si rassegnano, la forza di tenere alta la testa quando sembra che tutto fallisca, la forza di sopportare gli insuccessi, una forza che non lascia mai il futuro agli avversari, il futuro lo rivendica a sé. (D. Bonhoeffer)

E il pessimista? Secondo me sta messo molto peggio...

Un pessimista è uno che non si sente mai troppo bene quando sta bene perché teme di sentirsi peggio quando sta meglio (G.B. Shaw)

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lunedì 15 ottobre 2007

Medicina delle dipendenze


La droga a mercato nero, sostengono i liberalizzatori, è ancora più pericolosa di quella che si potrebbe acquistare in farmacia. Infatti, spacciatori senza scrupoli (ma, si può parlare di scrupoli per chi si dedica a questo turpe mercato?) usano tagliare (cioè mescolare) la morfina o l'eroina con altre sostanze più economiche in modo da aumentare i loro guadagni: e spesso queste sostanze sono estremamente tossiche. Molti dei giovani e giovanissimi drogati che muoiono ogni giorno nelle nostre città sono uccisi da questi veleni. Vi sono persone che suggeriscono non già di liberalizzare l'uso di tutte le droghe, ma soltanto di quelle leggere (in particolare, la marijuana). Qui il discorso si fa ancora più difficile. È vero che la marijuana non ha sull'organismo gli effetti devastanti della morfina o dell'eroina, ma, come chiamo visto, il suo uso non è affatto innocuo. Lasciamo dunque, la parola a chi è contrario alla liberalizzazione. Per quanto le droghe leggere, abbiamo detto che chi è sotto gli effetti degli allucinogeni perde a volte il senso della realtà. Lasciare circolare persone in queste condizioni, dicono gli obiettori della liberalizzazione, è un pericolo non solo per il drogato o per una persona affetta da alcolismo, ma per tutti. Inoltre chi usa droghe leggere molto spesso è portato a passare a quelle pesanti, con conseguenze ancora più drammatiche. Per quanto riguarda la liberalizzazione delle droghe pesanti, le obiezioni sono di due tipi. In primo luogo, è ammissibile, da un punto di vista morale, che la società permetta il lento suicidio del tossicomane? Non deve intervenire cercando a qualsiasi costo di impedirglielo? (A questi discorsi si potrebbe obiettare che, purtroppo, si tollera che centinaia di migliaia di persone si suicidino ogni anno in tutto i il mondo con l'alcol e il tabacco). In secondo luogo, la liberalizzazione non potrebbe avere l'effetto di fare diffondere ancora di più la piaga della droga? Questa obiezione appare invero assai fondata: la possibilità di procurarsi la droga a basso prezzo e senza rischi potrebbe indurre molte persone a provare la droga almeno una volta. E, come sappiamo, provare la droga anche solo una volta, significa imboccare la via della morte. E' bene ricordare che il Servizio di Medicina delle Dipendenze è un servizio pubblico ospedaliero per la detossificazione da sostanze e comportamenti d'abuso e l'avviamento riabilitativo.

domenica 14 ottobre 2007

Neurologia, disturbi del sonno e psicologia


Nel corso di una notte, si succedano vari cicli di sonno.
Ciascun ciclo della durata complessiva di circa un ora e mezzo,comprende quattro fasi: il sonno diventa sempre più profondo passando dalla prima fase alla quarta di queste fasi.
La prima fase viene spesso denominata sonno REM, perché è caratterizzata dal che gli, occhi-ruotano rapidamente al di sotto delle palpebre (la sigla REM è formala dalle iniziali delle parole inglesi rapid eye movement, che significano appunto “rapido movimento degli occhi”). La maggior parte dei sogni, soprattutto di quelli che ricordiamo al nostro risveglio, si verificano proprio in questa fase del sonno.
Perché, dopo una buona dormita, ci svegliamo riposati? A questa domanda non è stata, finora, trovata una risposta soddisfacente. Ben note sono, però, le conseguenze della mancanza di sonno: se non dormiamo a sufficienza, diventiamo irritabili, distratti e meno efficienti sia nel lavoro fisico che in quello mentale. Se, poi, la privazione del sonno durasse troppo a lungo, si potrebbero verificare gravi fenomeni, come allucinazioni, collassi che possono essere sintomi di malattie mentali.
Un numero di ore di sonno di cui l'organismo ha bisogno dipende dall'età e varia da persona a persona in generale, i neonati e i bambini dormono più a lungo degli adulti.
Un disturbo assai comune è l'insonnia. Per vincerla, molte persone ricorrono ai sonniferi.

Attenzione,però: questi medicinali possono essere assai pericolosi, specialmente se presi insieme a bevande alcoliche.
I sonniferi vanno quindi utilizzati soltanto per brevi periodi, in casi di effettiva necessità, e sotto il controllo costante del medico.

Secondo la psicologia molte malattie e disagi come l'insonnia derivano da una capacità ridotta di ogni persona di adattarsi o no a stimoli ambientali con conseguente adattamento oppure di disadattamento. In quest’ultimo caso occorre individuare gli stimoli che in una data persona provocano riposte disadattive procedendo poi (con tecniche dette, appunto, comportamentali) a un decondizionamento.

Occhi glaucoma e cataratta

In medicina la branca che cura gli occhi dalle malattie della vista come il glaucoma e la cataratta è la medicina oculistica L'occhio o bulbo oculare, organo della vista, situato nella cavità dell'orbita, a forma di sfera con la parte anteriore sporgente; è costituito da tré membrane che ne formano le pareti e che, dall'esterno all'intemo, sono: tunica fibrosa (sclerotica, posteriore; cornea, anteriore); tunica vascolare (coroide, posteriore; iride, anteriore); tunica nervosa (retina). La parte estema del bulbo è rivestita da una membrana trasparente (congiuntiva). Partecipano alla visione: cornea, umor acqueo e umor vitreo, tra i quali è posta la lente {cristallino), un diaframma (iride), posto davanti al cristallino, e dotato di un foro regolabile (pupilla), uno schermo, la retina, che riceve l'immagine. L'accomodazione dell'occhio alla visione di oggetti a diverse distanze si realizza con variazioni di spessore del cristallino.

Aloe Vera: una pianta versatile per il nostro benessere

L’Aloe Vera Barbadensis Miller è una pianta della famiglia delle liliacee (la stessa di Aglio e Cipolla) che cresce nei climi aridi, riuscendo a immagazzinare al suo interno notevoli riserve idriche sottoforma di gel. Questa pianta è stata utilizzata per millenni da numerosi popoli, Egiziani, Greci, Indiani d’America e molti altri. Nei paesi europei ha avuto larga diffusione come medicamento fino agli inizi del 1800, quando ha iniziato a diffondersi la medicina moderna, basata principalmente su principi attivi singoli, spesso di sintesi.

Negli ultimi anni, con il ritorno al naturale, alla medicina alternativa, sono state nuovamente prese in considerazione le numerose virtù di questa pianta.

Essa può essere usata sia internamente all’organismo umano e animale, sia esternamente; ha proprietà disintossicanti, antibiotiche, antivirali, antiparassitarie; stimola il sistema immunitario, equilibrandolo.

Se applicata sulla cute ha un forte potere cicatrizzante, idratante, emolliente; inoltre l’Acemannano in essa contenuto permette di veicolare all’interno delle cellule tutti i suoi principi attivi o altri principi eventualmente disciolti in una matrice di Aloe.

L’Aloe vera è consigliata come integratore vitaminico-minerale, ricostituente, antidepressivo (uso interno); esternamente su ferite, tagli, scottature, acne, psoriasi e tutti i problemi di pelle; inoltre si può applicare in bocca, su gengive infiammate, ascessi, ferite da estrazione dentale.

In conclusione, l’ALOE VERA è una pianta dai molteplici usi la cui efficacia è universalmente riconosciuta; lo scetticismo iniziale che si può provare ha ben poca durata, quando si evidenziano chiaramente i risultati benefici. Ecco qua potete vedere il catalogo online del Leader Mondiale in prodotti di Aloe Vera: http://www.aloeveraflp.it/prodotti

Leggete li anche i numerosi fattori a cui il consumatore deve badare se cerca una qualità seria e approvata.

Toirano (SV) 6.09.07 Tina Hahn

About the Author

Tina Hahn usa da 5 anni prodotti di Aloe Vera, poteva combattere con successo le proprie allergie, mal di testa, problemi di pelle. Ora è diventata anche distributrice indipendente della Forever Living Products. Prima di questa attività ha lavorato nel settore sociale alla Caritas in Germania. E' tedesca, 38 anni, sposata senza figli, con 3 gatti, vive da 4,5 anni in Italia, finalmente ora al mare in Liguria. La sua storia potete leggere qua: http://www.aloeveraflp.it

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Pelle e derma: differenza

II nostro corpo è rivestito da un organo detto pelle (o cute). Essa è costituita da due strati principali: L'epidermide (più esterno) e il derma (più interno). L'epidermide è priva di vasi sanguigni, ha spessore diverso nelle varie parti del corpo (massimo nel palmo della mano e nella pianta del piede) ed è formata da uno strato corneo (esterno) e da uno strato germinativo (interno): in quest'ultimo si generano le nuove cellule che vanno a sostituire quelle «morte» della superficie (ogni 15/30 giorni l'epidermide si rinnova completamente). Il derma ha uno spessore maggiore, è ricco di vasi capillari ed è formato da un tessuto robusto ed elastico nel quale sono immerse le ghiandole sudoripare, le ghiandole sebacee, le terminazioni di molte fibre nervose e i peli.

Ciascun pelo o capello, composto di radice e stelo, si trova inserito in una cavità (follicolo pilifero) alla cui base è il bulbo pilifero, da cui dipende la crescita del pelo. Subito al di sotto della pelle vi è uno strato di cellule, detto tessuto sottocutaneo, ricco di depositi di grasso che variano secondo lo stato di nutrizione dell'individuo. La pelle svolge una serie di funzioni assai importanti, e cioè una funzione protettiva (da urti, sbalzi di temperatura, sostanze velenose, batteri, virus e parassiti; inoltre lo strato più esterno, essendo relativamente impermeabile, evita la disidratazione dell'organismo); una funzione termoregolatrice, cioè di regolazione della temperatura corporea (mediante la produzione di sudore e la dilatazione dei capillari superficiali): una funzione respiratoria (che è importante in molti animali inferiori con polmoni poco sviluppati o addirittura privi di altri organi respiratori, ma di scarso rilievo nell'uomo e negli altri vertebrati superiori); una funzione sensoriale (senso del tatto, senso termico, senso del dolore forniti da appositi corpuscoli, detti recettori, distribuiti su tutta la superficie cutanea e collegati al cervello tramite i nervi).

Indice glicemico

Ogni alimento contenente carboidrati che noi assumiamo con la dieta è in grado di aumentare la risposta glicemica del nostro organismo. L'indice glicemico è il rapporto percentuale tra la risposta glicemica dovuta all'assunzione di un certo alimento, rispetto a quella di un alimento standard (pane bianco), consumati in quantità isoglucidica. L'indice glicemico del pane bianco è posto uguale a 100. Conoscere l'indice glicemico degli alimenti è molto importante, in quanto maggiore sarà l'indice glicemico dell'alimento e maggiore sarà la risposta insulinica. Tenere sotto controllo la risposta insulinica ha molteplici vantaggi: i più importanti sono evitare l'instaurarsi dell'insulino resistenza dei tessuti periferici, fattore molto importante nella prevenzione del diabete mellito di tipo 2 e una risposta insulinica più bassa permette all'organismo un miglior controllo del peso. Infatti l'insulina permette l'ingresso del glucosio nelle cellule del tessuto adiposo, che viene trasformato poi in grasso.

venerdì 21 settembre 2007

Le verruche sono delle prominenza sulla pelle dovute a un virus.

La verruca è una delle malattie della pelle che si presenta sotto forma di piccola neoformazione cutanea, con notevole sviluppo dello stato corneo, della quale si distinguono diversi tipi. La forma più comune è la verruca volgare, nota anche come porro, rilevatezza emisferica e superficie irregolare, la cui sede di predilezione è rappresentata dal dorso delle mani e delle dita. Molto più rare, ma assai fastidiose, sono le verruche plantari vere e proprie lesioni cutanee di tipo proliferativo, ad evoluzione cronica ma con carattere benigno, di origine si curamente virale.

Appartengono al gruppo delle verruche volgari dette anche porri e sono generalmente localizzate sui punti di appoggio del piede. Dovendo sopportare il peso del corpo, si sviluppano in profondità come fillomi cornei. Si presentano come lesioni rotondeggianti, con una parte centrale disseminata di piccoli puntini nerastri e con un orletto periferico biancastro. La pressione al centro della verruca plantare provoca un dolore molto acuto e la deambulazione è resa spesso difficoltosa, data la posizione delle verruche stesse.

È facile confondere le verruche con i calli dai quali però si differenziano sia per il dolore che si avverte nella loro zona centrale, sia per il tipico orletto biancastro ed anche perché, di regola, sono notevolmente più piccole dei calli. La terapia elettiva consiste nell'applicazione di azoto liquido in quanto il tetto della bolla che si forma sulla verruca stessa, stacca il fittone corneo.

Un altro sistema di cura per le verruche è il trattamento con diatermocoagulazione, specialmente se si tratta di formazioni di piccole dimensioni, previa anestesia locale se sitratta di lesioni alquanto ampie.

martedì 7 agosto 2007

Cosa fare se in famiglia qualcuno si droga

Nonostante i rischi ben noti, la gente continua a drogarsi e questo continua a rovinare delle vite. Si calcola che l’uso di droga costi agli Stati Uniti 100 miliardi di dollari l’anno per cure sanitarie, ridotta produttività sul lavoro, profitti mancati e criminalità. Ma forse sono i giovani — i ragazzi — a pagare il prezzo più alto. Secondo una ricerca effettuata in Brasile citata nel Jornal da Tarde, il 24,7 per cento dei ragazzi tra i 10 e i 17 anni ha già provato qualche tipo di droga.

È vero che negli Stati Uniti negli ultimi anni il consumo di droga da parte degli adolescenti è un po’ calato, ma è allarmante il numero di ragazzi tossicodipendenti. Secondo una ricerca, il 37 per cento degli studenti che frequentavano l’ultimo corso delle superiori l’anno precedente aveva provato almeno la marijuana. Uno su 5 ne aveva fatto uso il mese prima. Quasi 1 su 10 l’anno prima aveva provato l’ecstasy. Più del 6 per cento aveva provato l’LSD.

“La droga sta lacerando la nostra società, facendo proliferare la criminalità, diffondendo malattie come l’AIDS e uccidendo la nostra gioventù e il nostro futuro”. — KOFI ANNAN, SEGRETARIO GENERALE DELL’ONU

Da tutto il mondo arrivano notizie preoccupanti. L’Istituto Nazionale di Statistica della Gran Bretagna riferisce che “il 12 per cento degli studenti di età compresa fra gli 11 e i 15 anni aveva fatto uso di droga l’anno prima . . . La cannabis [marijuana] era di gran lunga la più usata”. Particolarmente allarmante era il fatto che “a più di un terzo (il 35 per cento) erano state offerte una o più droghe”.

Anche una relazione patrocinata dall’Unione Europea rivela che fra i ragazzi “è sempre più comune bere fino a ubriacarsi”. La relazione dice inoltre che “l’abuso di alcool è associato sia a varie conseguenze negative immediate, come incidenti, violenza e intossicazione, che a problemi inerenti allo sviluppo e di ordine sociale”. Dal Giappone arriva la notizia che “le droghe usate più spesso dagli adolescenti giapponesi sono solventi organici, cosa che può portare all’uso di altre droghe”.

Non meraviglia che il segretario generale dell’ONU Kofi Annan abbia detto: “La droga sta lacerando la nostra società, facendo proliferare la criminalità, diffondendo malattie come l’AIDS e uccidendo la nostra gioventù e il nostro futuro”. Spesso i tossicodipendenti sono responsabili di crimini come traffico di droga e omicidi. Inoltre, a motivo di questa dipendenza, molti diventano vittime della violenza, riportano lesioni o hanno rapporti sessuali occasionali e rischiosi. E se pensate che la vostra famiglia ne sia immune, riconsiderate la cosa. Una commissione governativa degli Stati Uniti ha detto: “La droga non è un problema unicamente dei poveri, delle minoranze o dei ghetti cittadini. . . . I tossicodipendenti provengono da ogni classe sociale e da ogni parte del paese. La droga è un problema che riguarda tutti”.

Eppure i genitori spesso non si accorgono del pericolo finché non è troppo tardi. Prendete il caso di una ragazzina brasiliana. “Beveva alcolici”, spiega Regina, sua sorella.* “In famiglia pensavamo che non ci fosse niente di male. Ma questo l’ha portata a provare la droga con i suoi amici. Dato che i nostri genitori la trattavano sempre come se i problemi che causava fossero irrilevanti, la situazione è precipitata. Diverse volte è scappata di casa, e ogni volta che veniva ritrovato il cadavere di una ragazza, la polizia chiamava mio padre per sapere se era lei. Questo ha causato molta angoscia alla mia famiglia”.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità presenta cinque ragioni fondamentali per cui i ragazzi potrebbero essere indotti a drogarsi:
(1) Vogliono sentirsi adulti e prendere le proprie decisioni
(2) Vogliono sentirsi accettati
(3) Vogliono rilassarsi e sentirsi in forma
(4) Vogliono correre rischi e ribellarsi
(5) Vogliono soddisfare la loro curiosità

Anche la facilità di procurarsi la droga e le pressioni dei coetanei aumentano le probabilità che un ragazzo adotti questo comportamento autodistruttivo. “I miei genitori non hanno mai parlato della droga. A scuola gli insegnanti menzionavano il problema ma senza entrare nei particolari”, spiega Luiz Antonio, un ragazzo brasiliano. Incitato dai compagni di scuola, ha cominciato a drogarsi quando aveva 14 anni. Poi, quando ha cercato di smettere, gli “amici” che gli fornivano la droga l’hanno minacciato con un coltello perché continuasse.

Vi rendete conto che i vostri stessi figli potrebbero essere in pericolo? Cosa avete fatto per proteggerli dalla droga? L’articolo che segue analizzerà alcuni modi in cui i genitori possono proteggere i figli.

La rapida evoluzione della medicina odierna

La medicina oggi sembra non avere più frontiere e si evolve con una rapidità sorprendente. Basti pensare che chiunque voglia tenersi aggiornato è costretto a rinnovare ogni anno circa il 20% delle sue nozioni. E non cambiano solo le tecniche di indagine, all'insegna di una maggiore sensibilità e capacità predittiva, ma le stesse malattie con particolare riferimento a quelle infettive col trascorrere degli anni tendono ad acquisire connotati differenti, al punto quasi da non essere più riconoscibili secondo i criteri classici. Il dovere di tutti i medici è compiere questo sforzo faticoso con la massima competenza e professionalità, ma anche il grande publico avverte spesso l'esigenza di apprendere quali sono i nuovi orizzonti del progresso tecnologico e quali prospettive delinea la moderna scienza medica. Questo sito non ha la pretesa di raggiungere un obiettivo così ambizioso, ma vuole proporsi all'utente come semplice strumento di interpretazione dei principali termini di anatomia, patologia, diagnostica e terapia nei quali più spesso ci si imbatte nella realtà di tutti i giorni.

Le origini dell'allergologia,la classificazione delle sindromi allergiche

Le origini dell'allergologia,la classificazione delle sindromi allergiche,allergie vere e le pseudoallergie.
Il problema clinico legato al campo delle allergie è vastissimo, complesso e controverso a causa dell'esistenza di situazioni intermedie come le pseudo-allergie e le reazioni di ipersensibilità o le reazioni tossiche, che certo non contribuiscono a semplificare una problematica che interessa milioni di persone. Inoltre un discorso a parte meritano le intolleranze. Iniziamo con alcune brevi note storiche sulle allergie. Agli inizi del secolo scorso fu pubblicato il primo libro sull’effetto negativo per la salute da parte di alcuni cibi il cui titolo era “The food factor in disease”.
Nel 1908, il medico inglese Shofield immunizzò un paziente che soffriva di asma a causa delle uova. Negli anni 40, fu fondata la “Society for Clinical Ecology”, cioè l’Ecologia Clinica, una branca medica sviluppatasi soprattutto nei paesi anglosassoni, che studia i sintomi e i disturbi causati dall’impatto sull’organismo delle sostanze presenti nell’ambiente, siano esse chimiche, farmacologiche, alimentari, ambientali, ecc.

CLASSIFICAZIONE DELLE SINDROMI ALLERGICHE Vediamo adesso di classificare in modo moderno ed attuale tutte quelle patologie caratterizzate da sintomi che richiamano le allergie ma che, come vedremo, sono molto diverse tra loro.

a) allergie vere o propriamente dette
b) pseudoallergie
c) intolleranze alimentari
d) reazioni tossiche e da ipersensibilità
e) perdita della tolleranza immunologia ( MCS o TILT)

ALLERGIE VERE O PROPRIAMENTE DETTE

L’allergia propriamente detta è una reazione acuta mediata dal sistema immunitario in risposta ad una specifica sostanza estranea (non-self, cioè non propria dell’organismo), in grado di determinare una sorta di choc del sistema immunitario che reagisce in maniera violenta, determinando sintomi repentini

PSEUDOALLERGIE
Le pseudoallergie, molto più frequenti delle allergie, sono manifestazioni non sostenute da meccanismi immunitari ma dovute, in genere, ad una serie di concause negative come l’aumento del tasso corporeo di istamina INTOLLERANZE ALIMENTARI
Si tratta di sintomi patologici collegati all’ingestione di alcuni cibi, nei confronti dei quali si è sviluppata una sorta di idiosincrasia, o nello svezzamento o negli anni successivi, in genere per abuso alimentare. REAZIONI TOSSICHE E DA IPERSENSIBILITA'
Le prime sono reazioni dovute al contatto con tossine o veleni, ad esempio ai funghi tossici. Per ipersensibilità si intende una reazione anomala ad alcune sostanze contenute negli alimenti, ad esempio la solanina dei pomodori.

Riproduzione e conservazione della specie

La riproduzione è la generazione di nuovi individui; funzione tipica di ogni organismo vivente, ha per scopo la conservazione della specie. Può essere agamica o sessuata. La riproduzione agamica, propria degli animali inferiori, si compie quando si originano nuovi individui da un solo organismo; avviene per scissione, gemmazione o sporogonia. La riproduzione sessuata richiede la fusione di due cellule germinative: la maschile (spermatozoo) e la femminile (ovocellula). Sono ovipari gli animali in cui l'ovocellula fecondata, o uovo, si sviluppa fuori del corpo materno (p.e. negli uccelli, rettili, pesa); vivipari quelli in cui l'uovo si sviluppa all'interno e a spese del corpo materno con emissione di prole viva (come nei mammiferi); ovovivipari quelli (salamandra, vipera ecc.) in cui l'individuo si sviluppa dall'uovo indipendentemente dal corpo materno, ma resta in questo sino al completo sviluppo. Particolari forme di riproduzione sessuata sono la partenogenesi e la metagenesi. Anche nel regno vegetale la riproduzione può essere agamica o sessuata. La riproduzione agamica avviene per scissione, gemmazione, frammentazione, o mediante propaguli e spore. La riproduzione sessuata avviene per fusione di due cellule spedali (gameti), una maschile e una femminile. Propria dei vegetali la riproduzione vegetativa, che si verifica mediante il distacco di parti del tallo o del conno, capaci di riprodurre un intero individuo
Fonte : Rivista scentifica