martedì 27 novembre 2007

Domande e Risposte sull' Ipnosi

Molta gente ha sentito parlare dell'ipnosi attraverso film o libri, e, nel momento di avvicinarsi a tale materia ha parecchie idee preconcette.
In questa pagina presentiamo più sotto una serie di domande e risposte sulle tecniche ipnotiche.
Quella che noi chiamiamo "ipnosi" è una serie di tecniche che possono servire in molti campi, dallo sviluppo personale, alla terapia, al marketing e che hanno in comune il fatto di lavorare con la mente umana.
Per utilizzare con efficacia l'ipnosi è necessaria sensibilità e disponibilità a comprendere la persona di fronte a noi.
La persona dell'ipnotista deve trasmettere tranquillità al soggetto con cui opera in modo da creare quel necessario "rapport" prerequisito per cui la persona possa accedere alle sue risorse interiori.
Su cosa si basano le tecniche Ipnotiche?

Le tecniche ipnotiche si basano su di un'effettiva comunicazione. In effetti osserviamo come dall'ipnosi abbiano tratto origine molte tecniche comunicazionali, come ad esempio la PNL, nato dallo studio di Milton Erickson, una leggenda in tale settore.


Domande e Risposte sull'Ipnosi


- Cosa è lo stato di ipnosi?


Per stato di ipnosi intendiamo uno stato dove la parte critica della nostra mente è rilassata. Questo significa che possiamo ricevere delle suggestioni con maggiore facilità.
Con terminologia più tecnica possiamo dire che siamo disponibili a creare dei nuovi rapporti di "causa - effetto", cioè ad analizzare la realtà in maniera differente. Questo spiega l'utilizzo dell'ipnosi nella creatività, come mezzo per migliorare l'accesso alle risorse incoscie.


- Che controllo abbiamo su di noi stessi in ipnosi?


Molto alto. Nello stato di ipnosi abbiamo soprattutto un MIGLIORE RAPPORTO con noi stessi e possiamo accedere più facilmente alle nostre memorie, ed anche renderci conto che abbiamo un maggior controllo delle funzioni del nostro corpo rispetto a quello che pensavamo.


- Come ci si sente ad essere ipnotizzati?


INCREDIBILMENTE BENE. Lo stato di ipnosi è uno STATO NATURALE.
La sensazione è paragonabile alla sensazione che abbiamo al mattino quando, suonata la sveglia, abbiamo magari ancora piacere di rimanere nel nostro letto.


- Come creiamo uno stato di Ipnosi?


Ci sono innumerevoli tecniche. Essenzialmente si lavora sul depotenziamento della parte critica della mente conscia (emisfero sinistro) ma ci sono anche tecniche che lavorano sul potenziamento della parte ludica e fantasiosa di noi stessi.Ci sono anche tecniche istantanee che operano con entrambi i principi


- Come posso imparare l'autoipnosi?


Esistono innumerevoli libri, ma essenzialmente è meglio essere guidati, in quanto si possono avere migliori risultati in più breve tempo.


- Che differenza c'è tra ipnosi ed ipnoterapia?


Ipnosi: l'induzione di uno stato di ipnosi.
Ipnoterapia: tecnica per risolvere ansie, traumi ed altri
problemi interiori.


- Che libri sono raccomandati?


Tutti. Più leggete più acquisirete esperienza di questo fenomeno. Tra il link interessanti al riguardo vi consigliamo anche la raccolta di libri gratuiti che potete trovare a http://www.pnl-nlp.org/dn/


- Come posso scegliere un istruttore di ipnosi?


Sulla base della competenza di questi e sulla base del vostro
"rapport" con lui.


- Se mi sento dotato naturalmente, perchè devo imparare?


Per quanto pensiate di essere dotati naturalmente, i vostri
risultati non hanno assolutamente nulla a vedere con quelli
ottenuti dopo un'istruzione approfondita.


- Come può essere utilizzata l'ipnosi per perdere peso o smettere
di fumare?


Durante una seduta ipnotica, venite condotti in uno stato di
rilassamento dove più facilmente può essere indotto il
cambiamento. Successivamente, utilizzando tecniche e strumenti
adeguati, l'ipnotista può guidarvi al cambiamento.


- L'ipnosi può essere utilizzata per ridurre il dolore?


Sicuramente, tuttavia con circospezione. Infatti il dolore è un sintomo. E' opportuno che le tecniche per ridurre il dolore con attenzione.

- C'è qualche pericolo con l'ipnosi?


Nessun pericolo. Sono state condotte innumerevoli ricerche scientifiche che sono arrivate alla conclusione che non esistono pericoli nelle induzioni ipnotiche.


- Posso essere ipnotizzato senza saperlo?


Assolutamente no, se intendiamo ipnosi formale. Se intendiamo ipnosi "informale", la pubblicità ci ipnotizza tutti i giorni...


- Può l'ipnosi essere usata per risolvere problemi con le droghe?


Può essere un'aggiunta. Consigliamo comunque la comunità per migliori risultati


- C'è qualche autorità indiscussa nel campo dell'ipnosi?


No, in quanto la completa conoscenza di tutte le applicazioni e metodi esula dalla capacià umana.


- Cosa è l'ipnosi da spettacolo?


L'ipnosi da spettacolo sfrutta il lato ludico della persona che partecipa a tale genere di iniziative. Non dimentichiamo infatti che i partecipanti sono sempre volontari.


- C'è gente che fa ipnoterapia e utilizza un nome diverso per la tecnica?


Sicuramente, ci sono un gran numero di tecniche chiamate "di tipo ipnotico" e c'è un gran numero di persone che pratica tali tecniche...a volte senza neppure conoscere i principi sottostanti.

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Sofferenza

Tra gli eventi decisamente più difficili da affrontare nell’arco della nostra vita, ci sono senza dubbio tutti quegli aspetti legati alla sfera della salute, propria o dei propri cari. Quando noi stessi o qualcuno cui siamo particolarmente legati è toccato dalla malattia, tutto intorno a noi appare in maniera diversa. La tensione e lo stress sono palpabili e la qualità della vita di tutte le persone coinvolte cambia drasticamente. Parlare di relax in questi casi, può sembrare decisamente fuori luogo, eppure…

E’ fondamentale affrontare questi eventi nella maniera migliore possibile. Mantenere la serenità, la lucidità mentale, coltivare un senso di fiduciosa speranza, anche nei casi più gravi. Non è certamente facile, a meno che non abbiamo sviluppato l’abitudine a scaricare le tensioni giorno dopo giorno, per tutta la vita. Può fare davvero la differenza.

Negli ultimi tempi ho frequentato con una certa frequenza l’ospedale, sia come paziente che per essere vicino a familiari ricoverati. Di fronte alle scene di sofferenza viste, alle persone in lotta tra la vita e la morte in un reparto di rianimazione, al dolore dei parenti che osservano impotenti al di là del vetro, al frenetico adoperarsi dei medici e degli infermieri, tutto appare in maniera diversa.

Ho visto ragazzi e ragazze poco più che adolescenti distesi su un letto in un groviglio di tubi. Ho visto le loro famiglie; sui loro volti c’erano dipinte le emozioni più diverse: rabbia, dolore, stanchezza, speranza, amore… Ho visto medici ed infermieri lottare instancabilmente per riuscire a rimettere in sesto un cuore, un rene o un polmone…

Dentro di me una domanda si faceva lentamente strada: perché? Perché mai dobbiamo provare tanta sofferenza? Poi ho iniziato a riflettere su quante volte stiamo lì a cavillare per ore su problemi e situazioni che ci appaiono gravissimi… quante volte ci lamentiamo di un dolorino qua e là… di quel cliente così… di quel collega che…

Quando si entra in contatto con la vera sofferenza, tutto cambia. Ci si rende conto di cosa conta davvero. La vita è una cosa meravigliosa. Il mondo , malgrado i nostri sforzi per distruggerlo, è ancora un posto fantastico che merita di essere scoperto ed apprezzato. Non servono voli intercontinentali né cifre astronomiche. Abbiamo perso il gusto di ammirare un tramonto, un cielo stellato, l’orizzonte, il mare in tempesta, il sorriso di un bimbo…

No, non c’è tempo per queste frivolezze! Con queste cose non si mangia mica… vuoi mettere l’importanza del fatturato, delle bollette da pagare o della carriera? E come la mettiamo col Campionato di calcio, il Festival di San Remo o la Fiction su tal de tali? Ne ho bisogno… Non ho tempo per fare nient’altro…

Non so perché ma ormai siamo tutti così convinti che non sia possibile vivere meglio. Siamo convinti che la vita sia solo sofferenza, sacrificio… E’ innegabile che i problemi ci siano. E’ noto che molte famiglie hanno serie difficoltà ad arrivare a fine mese… ed è proprio per questo che è fondamentale nutrire adeguatamente anche la mente e l’anima; dedicare un po’ di tempo a se stessi.

In ospedale ho conosciuto una famiglia davvero splendida. Di fronte al dramma che stavano vivendo, pur tremendamente in ansia e addolorati per quanto stava loro capitando, avevano una serenità ed una forza che mi ha particolarmente colpito. Quando glielo fatto notare mi hanno risposto che non avrebbe avuto senso lasciarsi andare ad isterismi, scatti d’ira, o essere arrabbiati col mondo. Loro avevano il dovere di essere sereni, di trasmettersi serenità l’un l’altro, di farsi forza a vicenda. Lo dovevano a quel ragazzo là, intubato e con poche probabilità di sopravvivenza; lo dovevano ai medici ed agli infermieri che senza sosta lo accudivano amorevolmente, lo dovevano a Dio, per tutto quello che gli aveva donato nell’arco delle loro vite.

Devo ammettere che le loro parole sono state per me un po’ come un ceffone. Là per là mi sembravano strane, la loro calma, quasi sovrannaturale… In effetti non sono in molti a riuscire a vivere così. Ci lasciamo prendere da un vortice di impegni, non scegliamo come vivere ma ci limitiamo a gestire quello che ci capita. La stragrande maggioranza delle persone vive nel regno del “mi piacerebbe…”, “dovrei proprio…” “vorrei…” ecc. poi c’è sempre un “ma” che ci frega. Ecco che, di fronte ad un problema, specialmente quelli più gravi, capita spesso di non riuscire a gestire la situazione, di perdere la calma e la lucidità, di crollare fisicamente e psicologicamente. Eppure è proprio nei momenti difficili che dovremmo dare il meglio di noi stessi, per affrontare la situazione in maniera efficace.

Dobbiamo realmente decidere di cambiare. Senza Se e senza Ma. Decidere di dedicare un po’ di tempo a noi stessi, decidere come vogliamo vivere. La strada è senza dubbio in salita e piena di difficoltà. Dobbiamo permetterci di essere felici, di godere delle cose belle della vita, e sono tante. Siamo talmente sovraccarichi, che non riusciamo nemmeno più a vederle. Di fronte a noi, a volte, tutto ci sembra grigio, privo di significato. Abbiamo perso l’entusiasmo, la gioia di vivere, l’amore, e tutte quelle emozioni che provavamo liberamente quando eravamo bambini… Certo, loro non hanno i nostri “fantastici” problemi… Ma di fronte ad un problema, anche il più grave, serve forse a qualcosa avere il muso lungo e triste? Essere arrabbiati con tutti e tutto? Essere stanchi e sfiduciati? La risposta è così ovvia che non la prendiamo neppure in considerazione…

Se stiamo bene con noi stessi, stiamo meglio anche con gli altri; possiamo affrontare meglio qualsiasi situazione; è molto probabile che anche il fatturato aumenti, e, soprattutto, potremmo essere più felici…

Probabilmente riflessioni simili sono capitate più volte a molti di noi. Poi, come se fossimo fatti di una strana gomma che riprende la forma che aveva in precedenza, torniamo alla nostra routine, ai nostri problemi ed al nostro sballato stile di vita.

Occorre coltivare giorno dopo giorno un nuovo modo di pensare, riscoprire la nostra vera identità e non lasciare che valanghe di escrementi (perdonatemi la parola forte…) ricoprano la nostra bellissima esistenza, facendoci quasi dimenticare chi siamo veramente e cosa conta davvero per noi. Abbiamo il diritto ed il dovere di vivere meglio, e spetta solo a noi fare in modo che questo accada.

A prescindere dal credo religioso di ognuno, mi fa piacere condividere un brano del Vangelo in cui si parla delle nostre (stupide) preoccupazioni nell’affrontare la vita di tutti i giorni. Va bene impegnarsi, va bene dare il meglio di se, ma per vivere bene occorre essere sempre sereni e fiduciosi.

Non preoccupatevi troppo del cibo di cui avete bisogno per vivere, né del vestito di cui avete bisogno per coprirvi.23 La vita vale più del cibo e il corpo più del vestito.24 Guardate i corvi: non seminano e non mietono, non hanno ripostiglio né granaio; eppure Dio li nutre. Ebbene, voi valete più degli uccelli!25 Chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ ora in più alla sua vita?26 Se dunque non potete fare neppure così poco, perché vi preoccupate per il resto?27 Guardate i gigli del campo: non lavorano e non si fanno vestiti. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua ricchezza, ha mai avuto un vestito così bello.28 Se dunque Dio veste così bene i fiori del campo, che oggi ci sono e il giorno dopo vengono bruciati, a maggior ragione darà un vestito a voi, gente di poca fede! (Luca12, 22-28)

Sono fermamente convinto che stando davvero bene con noi stessi e vivendo in perfetta armonia con i nostri valori potremmo ottenere risultati eccellenti in ogni campo.

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Cellule staminali

Lo stato della ricerca attuale conferma che le cellule staminali sono pluripotenti, mantengono cioè capacità proliferative durante tutta la vita dell'individuo, e si dividono asimmetricamente, con una delle due cellule figlie che rimane di tipo staminale e l'altra che inizia il processo differenziativo.

Le cellule staminali da cordone ombelicale, preparate ed usate dalla Beike, sono le migliori ai fini della ricerca scientifica poichè, rispondendo a stimoli locali, possono differenziarsi in modo adeguato dando luogo a vari tessuti: possono cioè riprodurre i tessuti necessari, attirando le proteine riparatrici, se collocate nel contesto giusto.

"Le cellule staminali da cordone ombelicale" sono da tempo sperimentate anche in Occidente con risultati positivi per la cura di molte malattie ematiche. Il trapianto di tali cellule per il trattamento di malattie ematologiche sia nei bambini che negli adulti non è più in fase sperimentale e infatti, ad oggi, sono stati effettuati nel mondo circa 3000 trapianti per tali malattie.

Beike Europe SA, rappresentanza europea della Shenzhen Beike Biotechnology Co. Ltd., azienda fondata con capitali forniti dalle Universita' di Pechino e Hong Kong e dal Municipio di Shenzhen, e sostenuta da fondi monetari nazionali, le cui ricerche si svolgono in sinergia fra le universita' di Pechino, Hong Kong, Zhongshan, Guiyang, Zhengzhou e l'Universita' Medica dell'Esercito attraverso uno staff di oltre 60 fra ricercatori e medici, è lieta di annunciare importanti progressi nel range delle patologie attualmente trattabili presso i nostri ospedali.

Attualmente la Beike propone trattamenti per le seguenti patologie :
• Alzheimer
• Atassia, Friedreich's
• Traumi cerebrali nei bambini e a certe condizioni negli adulti
• Paralisi cerebrali
• Sclerosi multipla (SM)
• Distrofia muscolare, Duchenne's
• Traumi spinali
• Atrofia muscolare spinale
• Tetraparesi spastica
• Sclerosi laterale amiotrofica all’esordio Importante novità inoltre per quanto attiene alle patologie oftalmiche dove stiamo muovendo i primi passi in questo settore ancora sperimentale con i seguenti risultati :
- trattamento dell’ipoplasia del nervo ottico che è la patologia che finora ci ha dato le maggiori soddisfazioni, vedi, quale esempio, il caso di Rylea Barlett (visibile sul sito internet www.beike.ch) ;
- inoltre le lesioni traumatiche al nervo ottico sono in linea generale affrontabili, a patto che il nervo stesso sia ancora collegato a entrambe le estremità (bulbo oculare e massa encefalica) e che il bulbo oculare stesso sia ancora integro. Presto saremo inoltre in grado di proporre il trattamento delle varie forme di diabete. Da ultimo la Beike Europe è lieta di annunciare che potrà a giorni annoverare fra gli Ospedali convenzionati il Piyavate Hospital di Bangkok, Thailandia al fine di migliorare la sistemazione dei pazienti europei che intendono sottoporsi al trattamento di Cellule staminali attraverso i nostri servizi.
BEIKE EUROPE SA - CH - 6906 LUGANO
31 OTTOBRE 2007 Sito internet : www.beike.ch

Contatti : info@beike.ch

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100 di questi giorni

Tra poco potrebbe non essere più un augurio, parola dell'oncologo Umberto Veronesi e del virologo Luc Montagnier che hanno firmato prefazione e postfazione del "Manifesto della lunga vita". Infatti l'aspettativa di vita si sta allungando sempre di più; chi nasce oggi arriverà a 97 anni se uomo e 103 se donna e addirittura si mira ai 120-150.

Ovviamente ci sono delle indicazioni da seguire.

* Dieta: evitare i chili di troppo e avere un'alimentazione ricca di probiotici, vitageni, chelanti di metalli pesanti e integratori;
* Attività fisica: anche gli antichi dicevano "mens sana in corpore sano", giusto?
* Attività cerebrale: Leggi qualsiasi cosa ti capiti a tiro, cura la tua formazione, allena la tua mente, non lasciarla mai inattiva;
* No stress: cercate la felicità, sfruttate tutto il vostro tempo libero per attività che vi aiutino a godere della vostra vita.

Io a questo elenco mi permetto di aggiungere un altro punto;

sii ottimista
E' provato che fa bene alla salute, ma soprattutto ci avvicina al successo, alla felicità. Si, perchè un ottimista apre alla mente scenari meravigliosi e fa si che il pensiero positivo ci porti tanta serenita’ e gioia di vivere. L’ottimista vede opportunita’ in ogni pericolo perche’ sa che la convinzione, il credere fortemente in una determinata cosa, aiutera’ gli eventi e attivera’ una grande forza che lo portera’ al raggiungimento della meta prefissata.

L'essenza dell'ottimismo non è soltanto guardare al di là della situazione presente, ma è una forza vitale, la forza di sperare quando gli altri si rassegnano, la forza di tenere alta la testa quando sembra che tutto fallisca, la forza di sopportare gli insuccessi, una forza che non lascia mai il futuro agli avversari, il futuro lo rivendica a sé. (D. Bonhoeffer)

E il pessimista? Secondo me sta messo molto peggio...

Un pessimista è uno che non si sente mai troppo bene quando sta bene perché teme di sentirsi peggio quando sta meglio (G.B. Shaw)

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