venerdì 21 maggio 2010

Il collirio: cosa è e a cosa serve?

Il collirio è una forma di medicamento impiegato per la cura delle affezioni dell'occhio. I colliri liquidi sono a base di acqua distillata, pura o con penicillina, corticosteroidi ecc. Non è buona norma usare colliri a scopo esclusivamente estetico, senza una reale necessità terapeutica.
I colliri a scopo diagnostico (midriatici) sono a base di belladonna e si usano per dilatare la pupilla. Frequente è l'uso di colliri antisettici a base di sulfamidici ed antibiotici e di colliri antistaminici. Qualsiasi collirio per poter essere usato deve rigorosamente rispettare le condizioni di isotonia con il liquido lacrimale, di pH oscillante tra il 7,4 ed il 7,7, e di sterilità. Alcuni colliri sono anche in forma di pomata.

Il colpo di sole

Insolazione o febbre termica, spesso detta anche colpo di calo­re, dovuta a esposizione al sole (e quindi a un calore eccessivo) e caratterizzata da disidratazione improvvisa e cospicua, con­vulsioni, vertigini, cefalea, sete, nausea e crampi muscolari.

Quali organi colpisce il condroma?

Il condroma è un tumore benigno, costituito da cellule derivanti da tessuto cartilagine. Può svilupparsi in tutto il sistema scheletrico con predilezione delle ossa della mano, o come forma isolata o simultaneamente in diversi distretti, oltre che nella tiroide, nella mammella o nei testicoli. Queste ultime localizzazioni, apparentemente paradosse, in quanto tali organi non posseggono tessuto cartilagineo, sono l'espressione di residui embrionali di detto tessuto, accidentalmente inclusi in organi diversi. Il condroma può talvolta avere caratteristiche di familiarità e può associarsi, in questi casi, ad angiomi, melanomi ecc.
Colpisce di preferenza i giovani; parte della sua massa può andare incontro a fenomeni di degenerazione e rammollimento, così da formare cisti dette condrocistomi o osteocistomi. La terapia è chirurgica; la sua asportazione garantisce guarigione completa poiché non si diffonde.

Il colostro ha più proteine del latte

Il colostro è un liquido denso, giallastro, e talvolta sieroso, che viene secreto in piccola quantità dalla ghiandola mammaria fin dal quarto mese di gravidanza.
Qualche settimana o anche qualche giorno prima del parto, il colostro diventa torbido e meno denso. Subito dopo il parto, aumenta di quantità e costituisce il primo prezioso alimento del neonato, fungendo anche da blando lassativo che stimola l'eliminazione del contenuto intestinale del bambino (meconio). Dopo qualche giorno si trasforma in latte completo, scompare l'albumina e aumenta la quantità di caseina, che prima mancava quasi completamente. All'esame microscopico si evidenziano i cosiddetti corpuscoli granulosi di Donne, che sono piccoli ammassi di goccioline adipose, circondate da un involucro albu-minoide. Il colostro ha più proteine e minerali del latte, ma meno zuccheri e grassi. Indispensabile nei primi giorni di vita perché è anche ricco di globuli bianchi e immunoglobuline, fondamentali per le difese immunitarie del neonato.

Colesterolemia

Quantità di colesterolo contenuto nel siero del sangue, il cui valore medio è di 180-220 mg%; valori più elevati possono essere provocati da un'alimentazione ricca di lipidi oltre che da vari fattori patologici. Se i valori sono inferiori si può essere in presenza di cirrosi epatica, ipertìroidismo ecc.